Durante la guerra di Crimea, un’infermiera si aggirava di notte con una lanterna per assistere i soldati feriti. Il conflitto interessava la Russia, da una parte, e l’impero ottomano, la Francia, la Gran Bretagna ed il Regno di Sardegna dall’altra. L’infermiera, nata in Italia da famiglia inglese, si chiamava Florence Nightingale e divenne famosa per l’importante contributo dato alle conoscenze di igiene ed epidemiologia.
Un’istruzione eccellente
Florence Nightingale, fu chiamata così in onore della città di Firenze che, il 12 maggio del 1820, le diede i natali. Assieme alla sorella Parthenope, ricevette un’educazione borghese. Difatti il padre, proprietario terriero, volle per le figlie un’istruzione eccellente che comprendeva il greco, il latino, il francese, il tedesco e l’italiano, ma anche la musica, la recitazione e la danza. All’età di 24 anni, Florence aveva deciso di dedicare la vita alle persone meno fortunate, così comunicò alla famiglia la scelta di diventare infermiera. Per i genitori fu una profonda delusione: all’epoca il mondo infermieristico era poco stimato e non piaceva l’idea che una nobildonna come Florence potesse farne parte. Tuttavia, nonostante l’opposizione familiare, Florence iniziò il percorso che aveva scelto.
La passione per igiene ed epidemiologia
Fin da subito, Florence iniziò ad interessarsi alla questione dell’igiene all’interno delle strutture nosocomiali, ricevendo il supporto del Poor Law Board. Si trattava di un comitato istituito per promuovere un sistema assistenziale dedicato alle fasce più povere. Fu in occasione della guerra di Crimea che l’infermiera poté mettere a frutto le sue conoscenze e avere prove di efficacia delle sue intuizioni. Le violente battaglie coinvolsero le maggiori potenze dell’epoca provocando migliaia di morti da ambo le parti. Proiettili e cannonate falciavano le vite umane ma, secondo Florence, il pericolo più grande si nascondeva negli ospedali da campo: difatti le infezioni delle ferite e le epidemie di colera provocavano ulteriori morti e malati.
La guerra a germi e batteri
Quando Florence Nightingale, insieme a 38 infermiere da lei istruite, arrivò presso l’ospedale di Scutari, ad Istanbul, capì subito che il vero “nemico” da affrontare, ancora prima delle ferite da battaglia, erano le scarse condizioni igieniche. Mancavano medicinali, biancheria pulita, una rete fognaria adeguata e una corretta ventilazione delle stanze d’ospedale. In breve tempo l’infermiera, con la sua equipe, riuscì a risolvere molti problemi di igiene, facendo scendere notevolmente il tasso di mortalità. Al ritorno in patria, la Nightingale divenne figura centrale per la costituzione della commissione per la salute dell’esercito e scrisse il primo testo per l’assistenza infermieristica.
La signora con la lanterna guida ancora gli infermieri
L’infermiera non si fermava neanche la notte: si aggirava tra i feriti per controllare le loro condizioni e per questo venne soprannominata “la donna con la lanterna”. Una lanterna che, ancora oggi, illumina il percorso formativo degli infermieri di tutto il mondo. Difatti, nonostante fosse debilitata dalla brucellosi contratta durante la guerra, Florence riuscì ad aprire la “Training School of Nursing” presso l’ospedale St Thomas di Londra. La Nightingale fondava il suo lavoro su raccolta dati, diagnosi, pianificazione, attuazione e valutazione, cinque fasi che oggi sono alla base del processo di nursing e dell’assistenza infermieristica basata sulle evidenze. Lady Nightingale morì a londra all’età di 90 anni, ma la sua passione e competenza continuano a vivere dentro tutti noi infermieri e futuri infermieri e mi piace pensare che, da lassù, Florence ci prenda per mano per supportarci in questo splendido percorso che è l’assistenza infermieristica.
Gabriele Chionni