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Comunicati Provinciali

Stabilizzare i precari non è aumentare il personale

By Febbraio 19, 2022No Comments

‘Più personale per migliorare i servizi’, lo si legge sul sito della Regione Lazio, ma la realtà è null’altro che la stabilizzazione del personale già in servizio, come previsto dalla legge di bilancio. “Ben venga l’accordo regionale sancito oggi, ma è solo la conferma di quanto stabilito dalla Legge di bilancio. Dalla Regione Lazio aspettiamo iniziative concrete come le assunzioni. Che si mettano in atto le leggi del governo è il minimo.” Così Stefano Barone, Segretario provinciale NurSind Roma.

 

La stabilizzazione era prevista da maggio

Nell’ incontro del 16 maggio 2021 tra la Regione Lazio, il Nursind Roma ed il Movimento permanente infermieri, la regione si era già impegnata a dare seguito alla stabilizzazione, come previsto dalla Legge di Bilancio 2022. La Legge ha infatti stanziato i fondi e disposto i requisiti per la stabilizzazione. Pertanto, dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2023, le aziende possono assumere a tempo indeterminato il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari, anche qualora non più in servizio. Tra i requisiti quello di essere stati reclutati a tempo determinato, con procedure concorsuali, e aver maturato al 30 giugno 2022, alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale, almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Aumentare il personale significa assumere

E’ quindi evidente che la Regione Lazio non ha fatto altro che impegnarsi per dare seguito a quanto stabilito dal Governo. “Smettiamola di giocare con le parole…. -prosegue Barone – Preoccupiamoci di aumentare i fondi per le assunzioni, come previsto dalla stessa legge di bilancio nel comma 607. La Legge ha infatti istituito un fondo per le assunzioni di personale a tempo indeterminato, con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023, 225 milioni di euro per l’anno 2024, 210 milioni di euro per l’anno 2025 e 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2026, da ripartire, sulla base delle specifiche richieste pervenute dalle amministrazioni. Questo è in aggiunta alle facoltà assunzionali previste dalla legislazione vigente.

Una delegazione NurSind Roma presso la Regione Lazio, in occasione dell’incontro del 16 maggio 2021