Nursind cresce del 20% su Roma e provincia
Con soddisfazione possiamo annunciare che, nella provincia di Roma, il Nursind è oggi il sindacato autonomo più rappresentato! Sono stati anni di lavoro intenso per la segreteria romana, sempre a supporto dei colleghi, mettendo al centro le problematiche che affliggono la categoria. Non sono mancati i riscontri positivi anche da parte dei vertici aziendali con i quali collaboriamo costantemente. I risultati delle RSU 2022 hanno riconosciuto l’impegno profuso e il merito indiscusso. In particolare al Policlinico Umberto I e al Sant’Andrea l’aumento dei sostenitori è stato marcato e confermato dall’ottenimento di ben due seggi. In aumento anche le adesioni NurSind presso IFO, Tor vergata, Spallanzani, Roma 6, Ares 118 e Roma 3. Confermate le già numerose presenze di San Camillo e ASL Roma 4. Il NurSind rappresenta quindi il primo sindacato autonomo di Roma e provincia, merito dell’impegno degli attivisti e di tutti gli infermieri e ostetrici che hanno colto l’importanza e l’opportunità di avere un sindacato di categoria.
Primo sindacato autonomo di Roma
Per i meno esperti, riteniamo importante spiegare il significato e l’importanza di un sindacato autonomo, rispetto ai confederati. La scelta di portare avanti un Sindacato Autonomo degli infermieri, come appunto il Nursind, è impegnativa ma necessaria per recuperare gli anni perduti nell’indifferenza generalista dei sindacati confederali. Spieghiamoci meglio: confederale è quel soggetto sindacale che, aggregando professionisti tra loro diverse, ne coordina le azioni per il perseguimento di una finalità generale. Il sindacato autonomo, nasce invece dall’esigenza di tutelare gli interessi lavorativi di una specifica categoria di professionisti, come appunto gli infermieri e gli ostetrici. Pertanto, se il sindacato confederale si occupa della tutela di tutti i dipendenti pubblici, il NurSind si occupa invece dei professionisti della salute che, per il loro ruolo cruciale, meritano un trattamento diverso.
L’impegno nella segreteria provinciale
Il lavoro costante della segreteria provinciale è sotto gli occhi di tutti. Con orgoglio ricordiamo la manifestazione indetta nel 2020 presso la Regione Lazio (guarda il video). La protesta è stata organizzata per denunciare le condizioni di lavoro durante la pandemia, per rivendicare l’uscita immediata dal comparto sanità e l’avvio della contrattazione separata per le professioni infermieristiche. Tra le tante richieste, anche maggiori garanzie riguardo le frequenti aggressioni agli infermieri, ma anche la stabilizzazione dei precari e lo scorrimento delle graduatorie, poi avvenuto. Un altro momento importante di coesione e rappresentanza è stato lo sciopero nazionale, del 28 gennaio scorso, dove il segretario provinciale Stefano Barone si è fatto prelevare del sangue sotto gli occhi delle telecamere spiegando che: “Siamo ormai dissanguati, dopo due anni di pandemia lo stato non ci riconosce il dovuto”. In quell’occasione, Stefano Barone ha contestato l’operato del governo nel mancato rispetto della legge di bilancio 2021. La norma ha difatti stanziato 500 milioni di euro per i medici e 335 milioni per gli infermieri. Tuttavia, se per i medici le risorse sono state erogate immediatamente, gli infermieri invece le stanno ancora aspettando perché vincolate al rinnovo del contratto.
La rappresentanza sindacale autonoma
Ci auguriamo che sempre più colleghi comprendano l’importanza di avere un sindacato autonomo, rinunciando all’iscrizione a sindacati generalisti, per collaborare attivamente con il NurSind. Al contempo auspichiamo che i colleghi appartenenti ai sindacati autonomi, che ormai sono in minoranza, comprendano l’importanza di unire le forze in un’unica rappresentanza sindacale che è quella del NurSind.