Oggi 12 maggio 2022, il NurSind ha partecipato all’importante iniziativa condotta in Senato in occasione della Giornata internazionale degli infermieri. Il Segretario Provinciale Stefano Barone è stato invitato, in rappresentanza degli infermieri italiani, presso la Sala Capitolare di Santa Maria Sopra Minerva. Si tratta di un riscontro importante per l’organizzazione sindacale che, negli ultimi anni, ha visto una crescita esponenziale. La data del 12 maggio rappresenta l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, infermiera che nel 1800 pose le basi del Evidence Based Nursind e diede un importante contributo alle conoscenze di igiene ed epidemiologia.
Onore al merito col contratto scaduto
Alla presenza del Vicepresidente della Camera, Andrea Mandelli, Stefano Barone ha affermato che oggi si celebrano le infermiere e gli infermieri italiani, professionisti “ai quali il governo ha recentemente riconosciuto il merito con degli attestati, ma non ha ancora riconosciuto il valore concreto attraverso contratti stabili e specifiche indennità.” Difatti il contratto nazionale del lavoro è ormai scaduto da ben tre anni e questo comporta una grave perdita economica per gli infermieri già penalizzati rispetto ai loro colleghi europei.
16000 infermieri precari
Il Segretario NurSind, intervenuto in Senato, ha quindi rappresentato la situazione in cui versano decine di migliaia di infermieri italiani: un contratto a termine che scadrà a breve. Difatti, in occasione della pandemia, si è fatto ricorso a reclutamenti temporanei con bandi ai quali hanno partecipato circa 16000 professionisti. Ora il NurSind chiede al governo di dare seguito al decreto sulle stabilizzazioni per non perdere la grande opportunità di assumere stabilmente personale che oggi, dopo tre anni di emergenza, ha acquisito, un prezioso expertise.
Valorizzare la formazione specialistica
Stefano Barone ha poi sottolineato che non è più rinviabile un investimento concreto nella figura professionale dell’infermiere: “Gli infermieri che investono nei corsi di formazione post laurea, come master o laurea magistrale, devono essere messi in condizione di valorizzare e mettere a frutto il loro percorso formativo specifico. -ha affermato – E questa valorizzazione si concretizza attraverso una riorganizzazione dell’attività lavorativa ed il riconoscimento dell’indennità di specificità. È questo l’investimento che chiediamo al governo per la nostra categoria di professionisti.”
Il NurSind auspica che il 12 maggio non rimanga soltanto una giornata celebrativa ma un’occasione di collaborazione e ascolto reciproco, allo scopo di promuovere il rinnovamento culturale necessario a riconoscere la centralità di questi professionisti ed il loro contributo decisivo per il miglioramento dell’assistenza sanitaria in Italia.