La sicurezza prima di tutto
Lo ha ribadito Stefano Barone ai microfoni di Radio Cusano Campus. Il Segretario Provinciale NurSind ha sottolineato quanto prevede l’articolo 8 del Decreto Legislativo 66 del 2003: “La durata massima della prestazione lavorativa giornaliera è sancita in 12 ore e 50 minuti. Tuttavia molti infermieri sono costretti a proseguire con la mattina il turno notturno. Questo è inammissibile e corrisponde a ben 17 ore di lavoro continuative.” Tali condizioni di lavoro non garantiscono la sicurezza perché la stanchezza, nel nostro lavoro, rappresenta un concreto fattore di rischio.
No ai doppi turni programmati
“E’ inammissibile che i doppi turni vengano regolarmente programmati, – prosegue Barone – per legge dovrebbe essere possibile chiederli solo in caso di assenza improvvisa di un’unità infermieristica e non per sopperire alla carenza di personale.” Il Segretario sottolinea inoltre che il lavoro degli infermieri è gravoso e anche le nuove assunzioni vanno seguite con cura, cosa che, durante l’emergenza, è mancata in molti ospedali.