La segreteria aziendale NurSind San Camillo chiede all’azienda di definire misure certe per evitare prevedibili carenze di personale dovute alle nuove disposizioni anti Covid. Nel comunicato inviato in questi giorni, Raffaele Piccari e Stefano Barone segnalano all’Azienda come l’applicazione della normativa COVID, ovvero il trasferire oppure sospendere gli operatori non in regola con l’obbligo vaccinale o con la visione del Green Pass, determini una riduzione del numero di figure disponibili per assicurare l’erogazione delle prestazioni sanitarie.
Naturalmente la figura infermieristica è una delle principali criticità in tal senso vista la sua centralità nel ruolo assistenziale. Tale riduzione, unitamente all’impossibilità di breve reclutamento di professionisti in sostituzione dei colleghi sospesi o allontanati dal servizio assistenziale, potrebbe comportare specifiche e oggettive difficoltà nell’erogazione delle prestazioni assistenziali.
La scrivente O.S. chiede alla Direzione Generale e al DIPRO la definizione certa di misure da adottare qualora si dovesse determinare una situazione di carenza di personale tale da pregiudicare la regolare erogazione delle prestazioni sanitarie e, non ultimo, anche garanzie per eventuali ipotesi di responsabilità derivanti dalle condizioni di difficoltà in regime assistenziale che i colleghi subiscono visto la turnistica con frequenti doppi turni e/o il numero diminuito di personale dedicato all’assistenza. L’uso obbligatorio dello straordinario o peggio degli ordini di servizio non è di certo una soluzione da noi ne’ condivisa e ne’ ammissibile visto anche le prossime festività natalizie in arrivo.