La scrivente O.S denuncia la mancata attuazione del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 ovvero la mancata garanzia del rispetto del trattamento dei dati personali per quanto riguarda la consegna ai colleghi dei referti tamponi per COVID.
È auspicabile che il datore di lavoro applichi principi di protezione dei dati a tutte le informazioni relative a una persona fisica identificata o identificabile, ma ci risulta da più parti che la consegna dei referti avviene spesso tramite invio via fax situati nei posti di lavoro alla vista di tutti e senza una mancata attuazione da parte dell’azienda di protocolli sicuri di comunicazione che comporta un non rispetto dei diritti e della dignità della persona fisica con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale delineando cosi in maniera evidente una violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali.
La scrivente O.S. diffida l’azienda nel proseguire con la pubblicazione e conseguente invio delle risposte dei dipendenti sottoposti a tamponi o a prelievi sierologici COVID con mezzi convenzionali (fax o altro) e chiede alla stessa l’attuazione di protocolli sicuri per la ricezione delle risposte dei tamponi COVID a tutela della privacy dei dipendenti come da normativa vigente.