La segreteria aziendale NurSind San Camillo riscontra criticità organizzative presso la “Boarding area” del Pronto Soccorso.
Overcrowding e criticità nella boarding area
Come descritto nel comunicato, una situazione di “overcrowding”, estremamente frequente al San Camillo, prevede che la “boarding area” sia organizzata in maniera ottimale attraverso un progetto di continuità assistenziale e con l’utilizzo di personale dedicato. Quando il sovraffollamento è costante, generalmente è dovuto al sottodimensionamento del Pronto Soccorso, rispetto agli accessi, per una reale mancanza di risorse strutturali, umane e/o di organizzazione. Queste problematiche non devono però ricadere sul personale infermieristico, già sotto stress per i due anni di emergenza sanitaria.
La “boarding area” potrebbe essere una soluzione se:
- Si utilizzasse personale infermieristico dedicato e non il personale del pronto soccorso.
- Si identificasse una precisa tipologia di pazienti, e relativo carico assistenziale, da assegnare all’area boarding.
- Si prevedesse un ristoro economico per gli infermieri dedicati alla boarding area, come già avviene per i medici.
- Le unità infermieristiche venissero assegnate in base ai carichi di lavoro, evitando così che 51 pazienti insabili debbano essere assistiti da soli 3 infermieri.
Il commento del Segretario Aziendale
“Quello della boarding area nel pronto soccorso è un progetto utile, seppur migliorabile – spiega Raffaele Piccari- Tuttavia, nel periodo delle ferie estive, sarebbe auspicabile evitare queste attività di riorganizzazione. Inoltre, come sindacato, non possiamo accettare il ricorso a straordinari programmati per coprire le carenze organiche del pronto soccorso. Attendiamo il risocntro dei dirigenti aziendali” conclude.