Per gli infermieri neoassunti non ci sono armadietti né spogliatoi, pertanto al San Camillo ci si spoglia nei bagni o dove capita. La segreteria aziendale NurSind scrive ai vertici aziendali chiedendo dignità per i colleghi che hanno preso servizio da poco.
A rischio la sicurezza dei lavoratori
Come previsto dal D.Lgs. 81/2008, “Locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici e quando, per ragioni di salute o di decenza, non si può loro chiedere di cambiarsi in altri locali.” Tutto questo anche a tutela della salute pubblica difatti, visto anche il periodo pandemico, è fondamentale che gli infermieri possano rimuovere le divise usate in locali appositamente dedicati e disporre di un armadietto dove custodire i vestiti e gli altri oggetti personali. Gli spogliatoi devono essere infatti dotati di attrezzature che consentano a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
L’intervento della segreteria aziendale
La segreteria aziendale Nursind San Camillo da sempre tutela la sicurezza e la dignità dei professionisti della salute. Pertanto, nel comunicato odierno, fa sentire la propria voce scrivendo ai dirigenti aziendali che “Come previsto dal Dgls 81, si chiede che siano assegnati ai dipendenti neoassunti armadietti siti in locali idonei per la vestizione/svestizione.” Il sindacato chiede inoltre una verifica degli armadietti vuoti, situati negli spogliatoi aziendali, per un loro utilizzo a favore di chi ha iniziato a lavorare da poco. Molti infermieri neo assunti si cambiano a tutt’oggi nei bagni o in altri ambienti non conformi al citato decreto. Il sindacato ricorda che la vestizione in locali non idonei e senza armadietto pone al dipendente un problema di igiene, oltre che ledere la decenza personale.