NurSind Roma chiede concretezza: ‘Basta cerimonie, vogliamo risposte alle domande poste da tempo all’assessore D’Amato e al Presidente Zingaretti’. Lo afferma Stefano Barone, segretario provinciale del sindacato infermieri, in risposta alle numerose cerimonie, che si susseguono ormai da tempo, per la premiazione dei cosiddetti ‘eroi dell’emergenza sanitaria’. Fra le richieste del sindacato, vi è quella di una seria apertura alle mobilità del personale, anche extra regione, e la stabilizzazione del personale precario.
Indennità e assunzioni piuttosto che pergamene
“Molti ‘eroi infermieri’ non hanno ricevuto premi e riconoscimenti – prosegue Barone – ma piuttosto sono in attesa dell’assunzione o di veder riconosciuti i propri diritti contrattuali, come il premio COVID o l’indennità di malattie infettive.” Il Nursind Roma chiede quindi l’immediata assunzione dei colleghi rimasti in graduatoria al concorso dell’Ospedale Sant’Andrea. Tutto questo con l’obiettivo di riequilibrare, almeno in parte, la carenza cronica di personale infermieristico negli ospedali e sul territorio della regione Lazio. “E’ evidente come le assunzioni fatte in questi mesi non sono sufficienti – spiega il sindacalista – tanto che alcune aziende sono state costrette ad esternalizzare il servizio infermieristico, appoggiandosi alle cooperative.”
Gli infermieri turnisti sono il perno dell’assistenza
Barone precisa che il personale infermieristico turnante, rappresenta il vero perno e la prima trincea contro il virus e teme che, durante la prevedibile prossima ondata di contagi, ci si possa ritrovare nuovamente a lavorare sotto organico. “Dovevano essere premiati tutti coloro che hanno lavorato con sacrificio in prima fila, ed hanno affrontato il Covid anche a ‘mani nude’ ” – afferma Barone che ricorda gli infermieri che si sono contagiati e a loro volta, purtroppo, hanno contagiato i propri cari, per non dimenticare chi ha riportato conseguenze peggiori, fino a rimetterci la pelle. Infermieri che hanno dato il massimo per tenere a galla il Sistema Sanitario Regionale.
Meno cerimonie, più azioni concrete
Fra le celebrazioni più recenti, quella di ieri, al Policlinico Uberto Primo, e quella di oggi, presso l’Ospedale San Camillo. “Il tutto ci è sembrato una inutile passerella politica”. Questo il commento del sindacalista Nursind che, in occasione della consegna degli attestati di benemerenza, ha notato uno scarso coinvolgimento dei colleghi turnisti, a favore di personale tecnico e amministrativo. NurSind chiede quindi al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato cosa intendono fare, nel breve e medio periodo, per assicurare condizioni di lavoro dignitose a medici, infermieri e al restante personale sanitario.” Le pergamene possono essere pure apprezzabili ma per noi è più importante la qualità stessa del servizio sanitario, un sistema che oggi è evidentemente in crisi, in assenza di veri percorsi di salute che vadano oltre le promesse politiche e i luoghi comuni.” Conclude Stefano Barone, Segretario Provinciale Nursind