Oggi il Segretario Provinciale su Teleroma 56
Oggi Stefano Barone, Segretario Provinciale Nursind, è intervenuto su Teleroma 56 per un aggiornamento riguardo le condizioni di lavoro degli infermieri. Nella giornata di oggi, dedicata ai professionisti sanitari, il Direttore Marco Fabriani ha ricordato la morte per Covid di un infermiere del 118 , avvenuta proprio nei giorni scorsi. Il Giornalista ha chiesto quindi a Barone come stanno lavorando gli infermieri in questo periodo, non solo con i pazienti Covid perchè, precisa, ci sono anche tutti gli altri.
Nel Lazio la campagna vaccinale procede bene
Barone ha dichiarato che nel Lazio la campagna vaccinale sta procedendo a velocità sostenuta, sicuramente grazie alla grande dedizione degli infermieri del territorio. Difatti lunedì si inizierà a vaccinare il personale delle scuole, cosa che ancora non avviene in altre regioni. “E’ ovvio che la grande carenza di personale sta costringendo gli infermieri a grandi sacrifici, e a lavorare ancora più di prima, per cercare di completare i cicli vaccinali nel più breve tempo possibile.” – ha spiegato –
La carenza cronica di infermieri
Fabriani ha osservato che la carenza di infermieri era già nota prima dell’emergenza. E chiede in che misura oggi la criticità sia aumentata. “Quest’anno abbiamo pagato lo scotto di una carenza cronica che riguarda la nostra categoria, – ha risposto il Segretario- pertanto, a causa del Covid si è dovuto procedere in fretta e furia all’assunzione di personale. Questo personale non ha quindi avuto il tempo di formarsi in maniera adeguata ed è stato inviato in ambito emergenziale, dove la formazione è cruciale.
I tempi di assunzione degli istituti pubblici
Il segretario provinciale ha dichiarato quindi che un grande problema sono i tempi per l’assunzione di personale. Ad esempio, la graduatoria dell’ospedale Sant’Andrea conta circa 7000 idonei, di cui ne sono stati chiamati 5000, un numero ad oggi insufficiente. Quindi il Nursind chiede, alla regione e alle aziende ,ulteriore impegno nel reclutare il personale ma anche agli organi centrali di rendere appetibile la professione infermieristica, per aumentare la disponibilità di questi professionisti.
Le nuove varianti del virus
Il Direttore ha chiesto quindi se, con queste nuove varianti, gli infermieri hanno maggiori timori, rispetto a prima. “Per noi la pressione non si è mai abbassata, – ha affermato Barone- fortunatamente , rispetto all’inizio, abbiamo maggiori dispositivi di protezione e il vaccino, però ora sta subentrando la stanchezza sia fisica che psicologica.”
A questo link è possibile visualizzare il video dell’intervista.